Mattia Ceccarelli domenica 7 aprile ha partecipato al Challenge Salou, la prima vera gara di apertura della stagione internazionale europea.
Mattia ha chiuso con un ottimo 5° posto assoluto. Il livello della gara era alto: sebbene non ci fossero nomi di spicco, molti atleti avevano puntato a questa gara per accedere e tentare di qualificarsi per la finale mondiale Challenge che si terrà quest’anno in Slovacchia il 2 giugno.
In molti si chiedono come gli atleti professionisti organizzino i loro viaggi e a cosa danno le priorità quanto scelgono una gara. Noi di RacePlan abbiamo avuto la fortuna di chiederlo a Mattia, sperando che i suoi suggerimenti siano di aiuto ad altri che parteciperanno a questa bella gara in terra di Spagna.
Mattia raccontaci di come hai organizzato la tua trasferta e quali sono state le scelte del viaggio?
Sono andato in camper ma con il senno di poi l’aereo era la soluzione migliore: più veloce ed economico. Il viaggio da Forlì in camper dura circa 14 ore, considerando che Salou è 1 ora a sud di Barcellona. Il servizio camper in città è ottimo e ho voluto evitare ogni genere di contrattempi legati allo smontaggio e montaggio della bici e da eventuali problemi legati al bagaglio in aereo. Arrivati a Salou ho notato che i campeggi sono ottimi e veramente molto belli ed attrezzati per cui l’intero soggiorno in città è andato molto bene. Tuttavia se uno prenota con anticipo può tranquillamente andare in aereo fino a Barcellona e poi prendere autobus, treno, macchina che portano direttamente a Salou. Consiglio di alloggiare al Camping la Siesta ( https://www.camping-lasiesta.com/ ) che oltre ad essere il centro nevralgico del race director della gara è super centrale a tutto ciò che sono le esigenze di un atleta che sta per gareggiare.
Come è la location di gara?
Salou è molto bella, sembra di stare nella riviera romagnola. Le spiagge sono molto belle, un bel lungomare con un sacco di ricettività alberghiera e negozi. A due passi da Salou c’è un parco di divertimenti molto grande e con un sacco di attrazioni, adatto alle famiglie con bambini. Ovviamente io ero li per gareggiare e dare il mio massimo, ma in altre occasioni ho avuto modo di frequentare come turista la zona. Il posto insieme agli eventi collaterali alla gara fa si che si possa passare un bel week end non solo dedicato allo sport.
Parliamo della gara. Vedendo i tempi pare sia una gara particolarmente veloce. Raccontaci i dettagli del percorso ?
Quest’anno il mare era piuttosto agitato e l’acqua era fredda. Nelle edizioni precedenti, dato che la gara veniva svolta più avanti nella stagione, era più calma e con temperature più alte. L’edizione 2019 invece è stata molto difficile, sia per la temperatura dell’acqua (che era di circa 15 gradi) sia per il mare mosso. Forse in queste condizioni in Italia ci sarebbe stato il rischio di una riduzione del percorso, ma per fortuna ci hanno fatto gareggiare nella distanza ufficiale.
La gara in generale è velocissima ed è l’ideale se qualcuno vuole ambire ad un best time nella distanza 70.3. La bici è un multilap da 3 giri da 30 km che vengono svolti prevalentemente su una superstrada. Bici da crono assolutamente consigliata perché a parte il vento non c’è dislivello. Il problema che mette più in difficoltà gli atleti è che ad ogni lap ci sono 6 giri di boa che moltiplicati per i 3 lap fanno 18 giri di boa che spezzano completamente il ritmo e si deve faticare non poco per rilanciare la velocità. Altro problema e che purtroppo la ritengo una pecca di tutti i multilap è il fatto che nel percorso si trovano i doppiati già dal secondo giro di bici, per cui oltre al fenomeno delle scie diventa anche pericoloso superare altri atleti perché la carreggiata su cui si viaggia è su una sola corsia e paradossalmente troppa gente sul percorso rischia di causare ulteriori rallentamenti e possibili rischi per gli atleti. Il vento è una presenza costante durante tutte e 3 le frazioni. Purtroppo il no draft fra gli age group non è rispettato: più di 1000 atleti in un percorso da 30 km fa si che sia quasi impossibile tenere la distanza regolamentare. Per noi PRO, al contrario, la continua presenza di moto e di giudici rende la gara dal punto di vista della scia più rispettosa e regolare.
La corsa è disposta su 4 giri, tutta sul lungomare su un tracciato completamente piatto. Clima ottimo per correre. Ok i rifornimenti.

Nel complesso come giudichi la gara?
Tra le varie gare del circuito Challenge il 70.3 Salou è, insieme alla “nostra” Riccione, una delle gare meglio organizzate. Essendo una zona di mare la gara è molto partecipata con un sacco di tifo. Vista la location e la conformazione del territorio è una gara che mi sento di consigliare soprattutto agli atleti che amano i piattoni da poter spingere. Le mie caratteristiche sono altre, ma essendo il primo appuntamento internazionale della stagione avevo bisogno di testare la mia condizione. La stagione 2019 è appena iniziata e spero di darvi presto altre recensioni positive delle mie gare perché noi atleti ci mettiamo la fatica, ma gareggiare in ambiante belli, sicuri e ben organizzati fa piacere e fa si che il livello del triathlon cresca sempre di più.